Il videoclip (o music video) è un prodotto televisivo altamente professionale e dai costi produttivi enormi. Le case produttrici di musica pop sanno bene che un video ben azzeccato può ripagare ampiamente con le vendite del disco corrispondente. Questo perché negli anni i video musicali si sono dimostrati straordinari veicoli promozionali per dischi.
Per avere la prova dell'efficacia pubblicitaria del videoclip, basta fare riferimento a quanto accaduto nel lontano 1982 al disco Thriller di Michael Jackson, forse il primo grande personaggio a intuire la potenzialità di questo mezzo di comunicazione. Di questa canzone si erano già vendute tre milioni di copie: lo straordinario successo riscosso dal video uscito un anno dopo spinse le vendite all'incredibile cifra di 104 milioni di dischi!
Appare quindi evidente la natura essenzialmente commerciale del videoclip: esso esiste perché l'industria discografica ha scelto questo canale per dare visibilità alle nuove canzoni e per promuovere la vendita del compact disc.
Perché questo accade? Quali sono le ragioni del fascino che i videoclip esercitano soprattutto sui teenager? Le risposte possibili sono tante: forse perché i videoclip possono essere trasmessi ripetutamente dalla televisione; o forse perché un filmato originale e ben "confezionato" è in grado di valorizzare anche una musica scadente; oppure, ancora, perché nel videoclip è possibile presentare anche il look del cantante, che sappiamo quanta parte giochi nella popolarità di quest'ultimo e quindi nel consumo della musica.
Immagine e creatività
Madonna, Eminem e, più recentemente, Avril Lavigne o Rihanna sono solo alcune delle tante pop star il cui successo è inscindibilmente legato ai videoclip. E' davvero difficile indicare un cantante o un gruppo di successo che non debba in gran parte la propria popolarità a uno o più video azzeccati. Questo avviene perché con i videoclip l'attenzione dei consumatori si sposta dalla musica al personaggio, che finisce per essere il vero oggetto della promozione, prima ancora del disco. In ultima analisi, si può affermare che il protagonista del videoclip non è quasi mai la musica, bensì il cantante, o meglio il suo aspetto fisico, le sue movenze e il suo abbigliamento, mentre le capacità vocali e musicali passano quasi sempre in secondo piano.
Nonostante ciò, bisogna riconoscere ai videoclip anche positivi meriti artistici, se è vero che la loro innovativa e frenetica tecnica visiva ha orientato la pubblicità e il cinema negli ultimi decenni.
Inoltre la prospettiva di realizzare un video, a parere di svariati musicisti, stimola la creatività degli artisti, influenzando la composizione stessa delle canzoni: queste nascono quindi non più solo per essere ascoltate, ma anche per "essere viste", dando vita così a un genere musicale a sé stante.
Vari tipi di videoclip
Come avviene nel campo della pubblicità televisiva, anche per un video musicale la difficoltà maggiore è quella di farsi notare nella gran massa di prodotti analoghi trasmessi ogni giorno da decine di emittenti televisive. Si cerca allora di stupire e di distinguersi dagli altri: con la musica, certo, ma anche scegliendo un linguaggio visivo che colpisca la fantasia del telespettatore. Nonostante questa ricerca di originalità, è però possibile riconoscere alcune categorie o tipi ricorrenti di videoclip. Proviamo ora a elencarne i principali.
Infine, è importante notare come spesso i videoclip mescolano i tipi elencati utilizzando svariate tecniche contemporaneamente e passando da una situazione all'altra attraverso il flashback (interruzione del racconto per rievocare episodi precedenti), sovrapposizioni di immagini, dissolvenze incrociate, accelerazioni e slow motion (scene al rallentatore) e quant'altro ancora.
Videostorie
I video più frequenti sono senz'altro quelli narrativi, cioè che raccontano una storia, non necessariamente quella esposta dal testo della canzone. Nella maggioranza dei casi, in questi videoclip è coinvolto il cantante (o il gruppo), a volte come attore della vicenda narrata, altre volte come moderno cantastorie che commenta da "esterno" le immagini. Più raramente il cantante non appare affatto, lasciando spazio ad attori professionisti.
Videoconcerti
Altro caso molto frequente è quello di video che ci mostrano il cantante in concerto o in sala di registrazione: la situazione illustrata apparentemente è realistica, ma anche qui si tratta di abili ricostruzioni e montaggi, tesi a presentarci il protagonista sempre eccezionale e sicuro di sé.
Videodanza
Spesso il video è imperniato su un balletto, una danza o comunque un'azione coreografica che ne è il motivo di attrazione principale. In questi casi il più delle volte alla danza partecipa in prima persona l'interprete stesso della canzone, ma anche questa non è una regola: vi sono numerosi video in cui tutti ballano tranne il cantante.
Videoelettronici
Un tipo di videoclip interessante, ma più raro, è quello che si basa interamente su effetti elettronici, senza necessariamente seguire un filo narrativo logico. In questi casi veniamo attratti, oltre che dalla canzone, proprio dalla spettacolarità e dalla fantasia degli effetti impiegati, dai colori, dalla velocità del montaggio.
Videofilm
Quando la canzone presentata fa parte della colonna sonora di un film, allora sono le immagini di quest'ultimo a costituire l'ossatura del videoclip, magari con l'inserimento di brevi sequenze che ci mostrano il cantante. Questi video, a dir la verità, sembrano dare per scontato che si sia già visto il film e non sono autonomi rispetto a esso: prova ne è che chi vede le immagini per la prima volta fatica a trovare il senso complessivo del video stesso.
Videocartoon
Cartoni animati e videoclip è un connubio che si realizza abbastanza spesso. In questi casi è facile che il cartone sia di tipo sperimentale (niente manga o disney, tanto per intenderci) e applichi tecniche grafiche e narrative originali. E' possibile anche che il cantante venga inserito nel cartoon, ovviamente nella sua versione disegnata.
Nessun commento:
Posta un commento